l’agricolo
l’energia
l’esperienza
..ogni anno non so mai cosa mi riservi e fino a quando non l’ho svinato, messo in bottiglia e lasciato riposare per dei mesi, non ho mai la certezza che sia divenuto il ‘mio’ vino. Così trascorro mesi durante i quali mi assalgono i dubbi di non aver fatto bene, di non essere stato all’altezza di ciò che ‘lui’ avrebbe voluto. Inverni in cui ho la sensazione di non averlo compreso nella giusta maniera e mai fino in fondo. E’ come se mi avesse nascosto qualcosa o avesse fatto di tutto per non farmi capire chi sia. Il nostro è un amore controverso, dubbioso, e come tutti gli amori viscerali è bellissimo poichè ti spinge ad accettare l’altro per ciò che è.
Coltiviamo i vigneti delle colline faentine ad alta vocazione in prossimità della rocca di Oriolo, sito storico fortificato risalente al 1457, tra i più antichi d’Italia.
Totale è il rispetto delle varietà autoctone conservate nelle antiche vigne di famiglia e rinnovate negli impianti di nuova concezione.
Sangiovese, Albana, Burson, Centesimino, Famoso, sono alcune delle varietà autoctone coltivate nel rispetto della tradizione.
Scelte di coltivazione e vinificazione per la qualità e per la nostra salute:
* Selezione delle varietà autoctone a più alta vocazione
* Produzioni limitate alla naturale espressione del territorio
* Grappoli diradati e selezionati per una maggior ricchezza e sanitÃ
* Lunghe macerazioni per trasferire al vino tutti i componenti dell’uva
* Abbattimento dell’impiego di solfiti
Più Polifenoli nell’uva per rispondere alle malattie della pianta:
* Rafforzamento delle pareti dei vascolari
* Inibizione trombosi e aggregazione piastrinica
* Prevenzione arteriosclerosi
Più estratto secco, alcool, sali e acidità in vini più persistenti
* Stimola incremento del colesterolo buono (hdl)
* Ac. malico abbassa azotemia
* Ac. tartarico abbassa urea nel sangue
* Miglior tono psichico e qualità del sonno